European projects - Stefano Carrano
  Valorizzazione di attività svolte
 

 

Promozione della pastorizia transumante,  nell’ambito delle ipotesi di mobilità turistica sostenibile sviluppate all’interno del progetto ECORUTOUR, è nata una manifestazione di ecoturismo denominata “Il Viaggio della Transumanza” che prevede l’accompagnamento dei turisti allo spostamento stagionale delle pecore da e per i pascoli estivi ad Amatrice (RI). La manifestazione è destinata al rilancio dello sviluppo sostenibile dell’Appennino Centrale,  allo sviluppo della multifunzionalità dell’agricoltura nelle aree di montagna, al rilancio delle produzioni estensive di qualità e alla promozione di tutta la filiera dei prodotti e servizi locali a chilometraggio zero. La manifestazione viene corredata di una ricca documentazione didattica sugli aspetti storici di arte e cultura della pastorizia e della transumanza nell’Appennino Centrale e di collegamento con le transumanze nelle altre parti del mondo. Per maggiori dettagli vai al sito de Il viaggio della Transumanza”.

 

Turismo a bassa emissione

Il progetto ECORUTOUR ,coordinato dall’Assessorato al Turismo della Regione Emilia Romagna e con la partecipazione di ARPA E.R. ed ARSIAL, è stato ideato da S.Carrano. L'attività è stata finalizzata alla riduzione delle emissioni ad effetto serra nel turismo rurale con il coinvolgimento di agriturismi e servizi turistici di importanti aree naturali protette in una nuova prospettiva di sostenibilità ambientale che ha interessato tutti gli attori dello scenario locale (autorità pubbliche, operatori turistici, scolaresche e turisti) in differenti manifestazioni e azioni (ristorazione a chilometraggio zero, ecolabel, concorsi) in due aree protette: il Parco del Delta del Po (Regione Emilia-Romagna) ed il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga (Regione Lazio). Per maggiori dettagli vai al sito web progettuale.

 

Valorizzazione delle terre collettive
Il progetto Interreg IVC “Commons” coordinato dall’Ufficio Ambiente della Corsica ha visto ARSIAL fra i 10 componenti del partenariato internazionale. Lo scopo del progetto è di confrontare le politiche regionali e le strategie per l'identificazione e l'amministrazione delle terre collettive in modo da:
1) raggiungere una conoscenza sistematica delle normative istituzionali e della strategia politica;
2) Comprendere e comparare i sistemi di gestione collettiva così da identificare le migliori pratiche;
3) Migliorare le politiche regionali e nazionali relativamente alla gestione delle terre collettive e le relative normative. Il caso studio su cui lavora ARSIAL riguarda il territorio dell’Università agraria di Allumiere (RM). Maggiori informazioni si possono trovare sul sito web progettuale.


Orticoltura in serra a basso impatto ambientale

Il progetto europeo LIFE  “SUSTGREENHOUSE”  2009-12, ideato e svolto da S. Carrano in veste 

di coordinatore della comunicazione per conto di uno degli enti partecipanti, ha visto un’azione dimostrativa per lo sviluppo di una serricoltura intensiva a ridotte emissioni. Al progetto hanno partecipato ARSIAL (beneficiario coordinatore) e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali dell’Università di Bologna.
 L’adozione di metodi e accorgimenti tecnici particolari (arricchimento di substrati con compost, adozione di agricoltura di precisione e utilizzo di schermi termici) nella serra sostenibile per i tre anni di prove colturali dimostrative, ha permesso di ottenere notevoli benefici sia sul piano ambientale (risparmio di acqua fino all’80% e di apporti chimici fino al 36%) che economico per gli agricoltori. Sul sito web del progetto erano disponibili game didattici, un corso di formazione on-line, un manuale di orticoltura sostenibile, video, gli atti del convegno finale.  

 


Fertilizzazione sostenibile (compostaggio)

 

Il progetto europeo LIFE  “FertiLIFE” 2002-05, ideato e svolto da S. Carrano in veste 
di Responsabile Tecnico per conto di uno degli enti partecipanti, è stato sviluppato
per diffondere il concetto della riduzione degli apporti chimici nei terreni agrari e
per promuovere l’idea del riciclaggio dei residui agricoli. Il teorema da dimostrare
presupponeva che in un area agricola altamente intensiva come quella di Maccarese
(nei pressi dell’aeroporto di Roma) era possibile fertilizzare le colture grazie al
compostaggio (fermentazione aerobica) dei sottoprodotto agricoli locali. La dimostra-
zione è durata tre anni con la produzione di compost di alta qualità nell’impianto di
trasformazione dell’AMA (Azienda Municipale Ambiente di Roma) di Maccarese, la sua
valutazione su differenti culture orticole presso agricoltori locali, la vendita delle
produzioni ottenute sui mercati locali con uno specifico marchio, la valutazione dei
cambiamenti ambientali dopo tre anni di trattamento, la valutazione dell’accoglienza
presso i consumatori dei prodotti ortofrutticoli a fertilizzazione sostenibile, la proget-
tazione di un nuovo e più razionale sistema logistico locale.
Il progetto ha avuto anche una marcata azione di disseminazione svolta attraverso
visite guidate sia all’impianto di compostaggio che ai campi dimostrativi e con il
coinvolgimento degli studenti locali che hanno creato opuscoli specifici sul
compostaggio ed il riciclaggio destinati alle scuole dell’obbligo.  Sono stati pubbli-
cati su Internet importanti rapporti scientifici riguardanti:
a)      i risultati delle produzioni orticole, certificati dal Dipartimento di Produzioni
Vegetali dell’Università della Tuscia;
b)       i risultati delle analisi ambientali;
c)       I risultati delle analisi di mercato.
 
Pianificazione territoriale nella relazione “città-campagna”
Il progetto Europeo Intereg III B project “GreenLink”, 2007-08, è stato svolto
da S. Carrano in veste di Consulente Tecnico per conto di uno degli enti partecipanti.
Il progetto complessivo aveva per obiettivo lo studio e la condivisione di concetti e
principi per elaborare azioni dimostrative al fine di ottimizzare strategie di pianifica-
zione saggia e rispettosa per le aree verdi periferiche nei paesi mediterranei. Lo
scopo specifico era di elaborare esempi pilota di eccellenza incentrati su 4 assi:
1) infrastrutture tecnologiche e attività produttive; 2) energie rinnovabili e biodi-
versità; 3) attività educative, culturali ed artistiche; 4) sport, ricreazione e turismo.
In tale ambito, l’autore ha realizzato 4 studi principali di intervento per l’area
meridionale della Pianura Pontina (la pianura costiera a sud di Roma) che sono
stati pubblicati in Internet in merito alle seguenti tematiche:
a)      la gestione sostenibile delle fasce frangivento finalizzata alla produzione
energetica;
b)      l’ impiego di tecnologie di monitoraggio climatico allo scopo di offrire
servizi e strumenti per le imprese, per lo sviluppo e la protezione ambien-
tale nell’ambito del cambiamento climatico globale;
d)      lo sviluppo sostenibile di percorsi turistici integrati e la valorizzazione
produttiva di valori territoriali sottostimati (paesaggio e risorse idriche, con allegate le tavole progettuali).
Inoltre è stata realizzata un’ introduzione generale al turismo di percorso, compren-
siva di buone pratiche, suggerimenti per la progettazione e ausili tecnici al fine di
agevolare le autorità locali in tale materia.

Un CD sul Distretto agroenergetico della Valle dei Latini
Nel 2009 è  stato messo a punto per l’Assessorato all’Agricoltura della regione Lazio un CD che raccoglie tutti i documenti elaborati nell’ambito del Distretto Agroenergetico della Valle dei Latini (Valle del fiume Sacco). I documenti si riferiscono principalmente a:
1) lo studio socio-economico sullo stato dell’agricoltura e dell’agro-industria in questo
Distretto del Lazio, i cui 20 comuni sono stati severamente colpiti dai problemi dovuti
all’inquinamento del fiume Sacco; 2) lo Studio di Fattibilità per la conversione del
Distretto all’agricoltura No-food (forestazione a ciclo corto e bio-energie), che l’Assessorato
ha commissionato ad un team di esperti composto da ARSIAL, ENEA, CRPAe Agriconsulting.
Il CD è stato prodotto in 1000 copie e viene distribuito dall’Assessorato e da ARSIAL. Gli interessati possono ottenere una o più copie su domanda.

Allevamento di specie a piccoli frutti
Le attività portate avanti da S. Carrano per sette anni (1999-2005) nel settore
della coltivazione dei frutti di bosco nel quadro complessivo dei finanziamenti
europei allo sviluppo regionale dell’Obiettivo 5b (aree rurali) ed in seguito di
fondi ARSIAL, hanno avuto lo scopo di promuovere la diffusione di lampone,
uva spina, mirtillo e rovo nelle aree marginali e montane del Lazio. In questo
ambito sono state portate avanti attività di disseminazione in diverse aree della
regione, consistenti in campi dimostrativi, assistenza tecnica e formazione per
formatori. I risultati sono stati raccolti in due brochure pubblicate in Internet
riguardanti le tecnologie di coltivazione e la patologia dei piccoli frutti.   
 
Valori nutrizionali di frutta e verdura
 Anche se non finanziato da fondi europei tale progetto è qui menzionato per
l’importanza dei risultati, che si sono raggiunti grazie alla collaborazione con
l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN). Per la
prima volta (1994) sono stati pubblicati in Internet in italiano i valori nutrizionali
delle principali specie di frutta e verdura al fine di promuoverne il consumo.
 
Caratterizzazione dei rifiuti urbani e riciclaggio
Il progetto europeo LIFE  “REMECOM”, 1995-97, è stato svolto da S. Carrano
in veste di Responsabile Tecnico per conto di uno degli enti partecipanti. Il
progetto complessivo aveva lo scopo di creare una rete di 18 comunità locali in
sei Stati Membri per uno scambio di esperienze sul tema del campionamento e
dell’analisi dei rifiuti urbani. Le città che hanno partecipato per tre anni nelle
attività della rete hanno inteso:
-          familiarizzarsi meglio con la composizione dei propri rifiuti urbani, miglio-
rare il riciclaggio e valutare la capacità dei propri schemi di separazione;
-          scambiarsi e comparare i dati attraverso un’armonizzazione comune.
Tra i risultati progettuali si segnala la realizzazione di uno strumento agevole per 
le autorità locali e per i tecnici su come valutare i flussi di rifiuti domestici. Tale
strumento è stato in seguito pubblicato da ADEME
I risultati progettuali sono stati infine riassunti e valorizzati dal progetto europeo
 “MEDIACOM”, svolto al fine di aumentare la consapevolezza e raccogliere una
collezione di esempi di buone pratiche nel settore della gestione dei rifiuti.
 
 
   
 
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